Con il caldo, specie se umido, ci sono insetti (zanzare) e artropodi (zecche) che veicolano malattie una volta caratteristiche della stagione estiva, e che ora alzano la cresta, non solo in autunno, ma anche nei nostri inverni settentrionali sempre più caldi.
La globalizzazione e l’elevato tasso di immigrazione umana, hanno poi portato sul suolo malattie che un tempo erano del tutto sconosciute, come Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile Disease, nomi esotici di malattie che solo 30 anni fa non sapevamo neanche esistessero, mentre oggi fanno la loro sporadica o talvolta epidemica comparsa in vaste aree delle nostre pianure.
Alcune di queste malattie erano un tempo endemiche delle zone collinari o marine delle regioni meridionali e, tra tutte, spicca la Leishmaniosi la cui diffusione avanza a macchia d’olio e ormai non risparmia regioni, come l’Emilia Romagna, il Veneto, la Lombardia e il Piemonte che, fino a poco tempo fa erano indenni.
Fonte: articolo pubblicato sul sito ilgiornale.it – qui è possibile leggere l’articolo originale