In occasione della prima giornata mondiale dell’ape, lo scorso maggio, la Fao ha ribadito l’importanza di proteggere questa specie per il futuro della nostra alimentazione, dal momento che il 75% delle colture alimentari dipendono dall’impollinazione per resa e qualità. Anche per questo è stato progettato Hive-Tech, un sistema di monitoraggio degli alveari basato su tecnologie IoT, che registra i principali parametri della vita delle api.
Come difendersi dai calabroni con droni e sensori
Un progetto targato CREA-API (Ministero delle Politiche Agricole) guidato dalla ricercatrice Laura Bortolotti e pensato per fronteggiare l’invasione dall’oriente del Calabrone asiatico, la Vespa velutina. Grazie a una applicazione del Politecnico di Torino e CNR di Pisa, si applicano tecnologie “radar armonico” che mettono in condizioni di seguire i calabroni fino al nido e distruggerlo.
Come è successo per il calabrone asiatico, una delle conseguenze della attuale grande quantità di scambi di merci e di viaggiatori da tutto il mondo è l’ingresso sempre più massiccio di insetti invasivi provenienti da luoghi con clima simile al nostro e che sono in grado di riprodursi in modo incontrollato, per la carenza di antagonisti, e ai quali l’Europa ha dichiarato guerra. Sono migliaia, come le cimici asiatiche delle cronache di questi giorni, che dopo aver assalito le colture e tantissime altre piante, entrano massicce nelle nostre case. Queste specie producono danni economici ingenti.
Fonte: articolo pubblicato sul sito ilsole24ore.com – qui è possibile leggere l’articolo originale