Secondo un nuovo studio condotto da un team di scienziati dell’Università di Washington le zanzare dopo aver rilevato un gas proveniente dal nostro respiro intercettano visivamente e si dirigono verso alcuni colori specifici tra cui rosso arancione nero e ciano, al contrario ignorano il verde il viola il blu e il bianco.
L’esperimento condotto in laboratorio dagli scienziati è molto semplice ma significativo. Viene posta una zanzara in una camera asettica. Senza alcuno stimolo olfattivo i colori risultano indifferenti alle zanzare.
Ma basta un input di CO2 a rendere rilevanti per gli insetti i punti e le superfici di colore rosso, arancione nero o ciano. L’anidride carbonica rende quindi le zanzare vigili a certi colori, ne sono attirate. L’olfatto è un senso per l’intercettazione sulla lunga distanza mentre la vista è un senso che viene utilizzato solo sulla corta e media distanza.
Sembra che la pelle umana e emetta un deciso segnale rosso-arancione verso i loro occhi. Quando si dice “mangiare con gli occhi”, ecco è un po’ così che funziona il rudimentale ma efficientissimo sistema cognitivo delle culicidae. Del resto le zanzare abitano il pianeta da milioni di anni. E la famiglia delle culicidae conta ben 3540 specie, nella quale sono solo le femmine ad essere ematofaghe, cioè a nutrirsi di sangue.
Le zanzare avrebbero dunque un cervello che utilizza gli odori per aiutarsi a distinguere ciò che è vicino, attivando poi la ricettività ad alcuni colori. Sapere quali colori le attirano può aiutarci a progettare trappole e modi per contenere questi pericolosi parassiti, spiegano gli scienziati.
Fonte: articolo pubblicato sul sito romait.it – qui è possibile leggere l’articolo originale