Il Rapporto “Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento” dell’Istituto Superiore di Sanità ci aiuta a chiarire la differenza tra questi procedimenti.
Pulizia
La pulizia potrebbe essere considerata il procedimento più semplice o basico. Consiste nell’eliminare lo sporco visibile utilizzando prodotti detergenti/igienizzanti per ambiente – i due termini sono equivalenti – che rimuovono la sporcizia mediante azione meccanica o fisica.
Igienizzazione
È l’equivalente della detersione, ha lo scopo di rendere igienico, ovvero pulire l’ambiente eliminando le sostanze nocive presenti, con conseguente riduzione della carica microbica. Questa azione è un intervento obbligatorio prima di disinfettare e sterilizzare, perché lo sporco è ricco di microrganismi che si moltiplicano attivamente e potrebbero compromettere l’attività dei disinfettanti.
Disinfezione
Procedimento per abbattere la carica microbica di un ambiente, superficie e/o strumento. Per le attività di disinfezione si utilizzano prodotti disinfettanti (biocidi o presidi medico-chirurgici) autorizzati dal Ministero della Salute, la cui efficacia nei confronti dei diversi microrganismi, come ad esempio i virus, deve essere dichiarata obbligatoriamente in etichetta.
Sanificazione
Rappresenta un complesso di procedimenti e di operazioni che comprende attività di pulizia e/o attività di disinfezione che vanno intese “come un insieme di attività interconnesse tra di loro” quali la pulizia e la disinfezione.
Fonte: articolo pubblicato sul sito greenme.it – qui è possibile leggere l’articolo originale