La zecca dei piccioni (Argas Reflexus) – caratteristiche
Si tratta di zecche di forma ovoidale, di circa 0,5 cm di lunghezza, prive dello scudo dorsale e per questa ragione chiamate anche zecche molli.
L’interesse sanitario di questi artropodi è correlato all’infestazione delle abitazioni da parte di tutti gli stadi evolutivi di questa zecca, potenzialmente patogena per l’uomo.
Si tratta di una specie nidicola, che si rinviene sopratutto nelle zone rurali dove sono presenti allevamenti di piccioni, ma si trova anche in aree urbane dove sono soliti sostare i suoi ospiti. E’ attiva sopratutto nelle ore notturne, nutrendosi del sangue dei piccioni che punge sotto le ali.
Ruolo patogeno
La loro puntura avviene generalmente di notte mentre dormiamo e, spesso alla lesione prodotta consegue un coinvolgimento sistemico con ipotermia e linfoadenomegalia. Le manifestazioni cliniche sono differenti a seconda che si tratti di punture di larve, ninfe o aduti.
In generale, adulti e ninfe colpiscono parti scoperte del corpo, causando lesioni isolate eritemato-papulo-nodulari con aspetto crateriforme per perdita di sostanza centrale ed alone eritematoso-periferico, che può raggiungere 1,5 cm di diametro.
Raramente sono causa di orticaria acuta e linfoadenomegalia.
Fonte: Artropodi di interesse dermatologico in ambiente confinato – pubblicazione Prof. Mario Principato – Resp. Scientifico del Centro di Ricerca Urania di Perugia